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La pranoterapia non ha nulla a che vedere con la fede cristiana. Semmai con il mondo sotterraneo
NEWS 30 Marzo 2016    

La pranoterapia non ha nulla a che vedere con la fede cristiana. Semmai con il mondo sotterraneo

da La Luce di Maria

 

La guarigione che proviene dal diavolo ha lo scopo di generare confusione in vista di un male più grande e non ha nulla in comune con il carisma della guarigione: “… a un altro il dono di far guarigioni per mezzo dell’unico Spirito”. (1 Cor 12,9). Questo dono che Dio fa gratuitamente, è accompagnato dai doni della fede e della compassione ed è esercitato solo in un ambiente di preghiera, durante il quale si loda Dio, ci si offre al Signore come canali di misericordia attraverso la quale Egli – per mezzo dello Spirito Santo – passa per raggiungere e guarire gli ammalati.

La pranoterapia

Generalmente coloro che praticano questa terapia hanno nella loro sto­ria personale o in quella dei loro genitori, collegamenti con la magia, lo spiritismo, etc. Per chi non lo sapesse, la pranoterapia è nata in seno al tan­trismo come pratica magica per ottenere la guarigione dei malati tramite il prana, che significa soffio vitale che il dio del vento Voyù della religione indù avrebbe donato ai suoi seguaci. Il fatto che tanti credono a queste sciocchezze mitologiche è la prova dell’accecamento spirituale in cui tanti si trovano e profetizzato da San Paolo: “Verrà il tempo in cui gli uomini non sopporteranno più la sana dottrina, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole” (2 Timoteo 4,3-4). Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero.

Questa concezione è poi giunta in Occidente per indicare una presunta energia cosmica che la scienza ha dimostrato inesistente. Il Cardinale Ratzinger, da prefetto per la congregazione per la dottrina della Fede, ha dichiarato a riguardo della pranoterapia: “Le pretese doti di guarigione dei pranoterapisti sono un segno di paganizzazione e non hanno nulla a che vedere con la fede cristiana e con il carisma delle guarigioni. Fanno parte di un terribile mondo sotterraneo”.

Purtroppo sono molte le persone che fanno ricorso alla pranoterapia, perché praticata da qualche sacerdote o raccomandata da qualche suora. Proprio attraverso questi religiosi è la Chiesa stessa che viene danneggia­ta. Padre Gabriele Amorth ha detto così di questi sacerdoti e religiosi: “Sono ciechi che guidano altri ciechi! È ignoranza colpevole da parte di quei sacerdoti. In questo caso non occorrono condanne vescovili; ci sono già le condanne della Bibbia, dei Concili e della Congregazione per la Dottrina della Fede”.

Il sottoporsi alla pranoterapia o il praticare que­sto tipo di guarigione diventa un sicuro ostacolo allo spirito di pre­ghiera e al dialogo con Dio. Per tutti coloro che si sottopongono alle cure dei “guaritori” la preghiera diventa un’abitudine ed il rapporto con in gua­ritore diventa di dipendenza (che spesso gli frutta molto denaro!). La vera liberazione e guarigione è quella di Cristo al quale nulla è impossibile. Secondo la nostra fede è infatti Dio che guida l’uomo e guarisce. Secondo i guaritori è invece l’uomo a dirigere Dio e a guarire per mezzo dei propri doni. Per loro infatti il naturale deriva da una visione metafisica derivata da filosofie pagane.

I guaritori

Sono molte le vittime di guaritori che si dicono dotati di “poteri” in grado di agire nel campo delle guarigioni fisiche. Essi ingannano i loro clienti affermando quasi sempre di essere in comunione con la Chiesa. Affermazione resa ancora più credibile da quei religiosi e da quelle reli­giose che non solo li frequentano, ma collaborano con essi, consigliandoli ai sofferenti. I “poteri” di questi guaritori quasi sempre sono ereditati da qualche antenato e più che di “poteri” bisognerebbe parlare di “spiriti” da cui provengono i “poteri” sotto forma di “energia” o “calore” o “fluido” che essi manipolano a loro piacimento con l’imposizione delle mani, o con la recita di finte preghiere imparate a memoria. Preghiere usate sempre come formule magiche e quindi contrarie alla fede cristiana!

Numerosi sono i danni fisici e spirituali ottenuti proprio dall’intervento dei “guaritori”. I cristiani poco informati cadono con facilità nelle loro mani, convinti che quello che essi usano per guarire sia semplicemente un “dono naturale” che tutti possono avere. Dall’altro canto i “guaritori” mentono affermando di aderire strettamente alla Chiesa. Questo lo dichia­rano per tranquillizzare i loro “pazienti “. Ad esempio i pranoterapisti dico­no che il loro fluido sia un “carisma di guarigione ” e come gli Apostoli di Cristo pretendono di imporre le mani (che non sono consacrate come quel­le dei sacerdoti). Essi affermano che anche Gesù era un “grande pranote­rapeuta” (è falso: Gesù è il Figlio di Dio, non un pranoterapeuta) e che le sue parole: “E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che cre­dono: nel mio nome scacceranno i demòni… imporranno le mani ai malati e questi guariranno” (Mc 16,17-18), sono proprio un invito a scoprire que­sto dono naturale presente in ogni uomo e a diventare così guaritori.

Ma Gesù ha parlato di “fede” in Lui, non di “fluido”. Questo esclude anche che si tratti di un “dono naturale”, ma che si tratta invece di un “carisma” (dono) che Dio concede solo ai cristiani che credono in Gesù, lo seguono e si servono di tale carisma per diffondere il Vangelo e la sua Chiesa e non per fare soldi, come fanno i guaritori e i pranoterapisti (anche se spesso mascherano la cosa chiedendo solo “offerte”!).

Questo è quanto le Scritture e la Santa Chiesa ci insegnano. Tale concetto è in netta con­trapposizione con la “pranoterapia” ed i cosiddetti “doni di guarigione” visti come “doni naturali”. Infatti se fossero doni naturali escluderebbero la necessità della preghiera. Il Dio Onnipotente, il Creatore di ogni cosa non ha bisogno del “fluido” o del “calore” dei guaritori per poter sanare. Chiede solo la fede, la preghiera, la pratica assidua della Confessione e della Comunione.

La maggior parte dei guaritori usa pratiche come la pranoterapia, la riflessologia, l’ipnosi, l’ESP (percezione extrasensoriale), l’agopuntura, il reiki e le tecniche orientali di meditazione (il bio feed back, il training autogeno, lo zen, lo yoga, l’aikido, il tai-chi-chuan, lo shiatzu, i corsi di “Dinamica mentale di base”, l’omeopatia, etc.)

Pure un documento dell’Ufficio Nazional della Cei per la pastorale della sanità del 20/10/2000, mette in guardia dai rischi per la salute, ma anche per il coinvolgimento di queste terapie alternative con filosofie orientali “non compatibili con la fede cattolica e qualche volta perfino accompa­gnate da pratiche occultistiche”. Il documento, parlando di medicina non convenzionale si riferisce a “tutte quelle prassi mediche non fondate su riscontri di anatomia, fisiologia, patologia e terapia: erboristeria, ago­puntura, omeopatia, pranoterapia, rifessologia, iridologia, reiki e shiatzu, che possono rappresentare un rischio per i pazienti che abbandonano le terapie tradizionali, ma di comprovata efficacia”.

Se hai praticato o se stai praticando anche solo una di queste tecniche sopra elencate ecco forse spiegata l’origine di tutti i tuoi problemi. Da questo grave pericolo non sono esclusi i cosiddetti autodidatti, cioè tutte quelle persone che consultano libri o riviste specializzate di magia in cerca di fortuna, successo e amore, e quelli che telefonano ai maghi o credono nell’oroscopo lasciandosene quasi condizionare. Per uscirne è necessario che tu ritorni seriamente a Dio, chiedendo aiuto a persone come santi sacerdoti o esperti esorcisti. E solo con la sincera rinuncia a queste tecni­che ed il totale ritorno a Gesù Cristo potrai essere definitivamente libero.