Il ministro per le Riforme costituzionali Maria Elena Boschi passa per essere cattolica, nel senso che i media la definiscono così, che la gente la pensa così, che come foglia di fico per il governo Renzi fa sempre un gran figurone. Eppure il cattolico ministro Boschi è favorevolissimo all’aborto e alla fecondazione assistita.
Ovvio che il cattolico ministro Boschi sia dunque favorevole anche alla stepchild adoption, ovvero l’anticamera dell’adozione legalizzata dei bambini da parte di soggetti LGBT che, visto l’andazzo, nell’Italia del governo di cui la cattolica Boschi è ministro diverrà legale probabilmente persino prima del riconoscimento del “matrimonio” omosessuale.
Insomma, tutto nella “norma”; tutto come previsto; tutto come annunciato.
Ma che il ministro Boschi pretenda di vendere l’aberrazione della stepchild adoption come un bene proprio per i bambini adottati dagli LGBT è di una spudoratezza inaudita.
Al Corriere della Sera il ministro Boschi ha detto: «Personalmente sono convinta che sia giusta nell’interesse dei bambini». Assurdo. Ed è semplicemente pazzesco che un ministro della repubblica italiana, una delle figure di punta del governo non eletto che oggi amministra questo Paese disfatto abbia la disinvoltura di raccontare sul più grande quotidiano italiano una bugia coì colossale.