Nel 1966 in Francia c’erano 4.536 seminaristi, ma già pochi anni dopo, nel 1975, il loro numero era sprofondato a 1.297. Il tracollo è proseguito e nel 1996 si è toccata la critica soglia di 1.103, per poi scendere in picchiata a 784 nel 2005. Nel 2011 è stato raggiunto il livello più basso dai tempi della Rivoluzione Francese: 710. Un perdita complessiva, dal 1966, dell'84%.
Nel 2015 sono stati ordinati in tutta la Francia solamente 68 sacerdoti diocesani.
Com’è noto, parallelamente a questo crollo c’è stata una crescita delle vocazioni nelle comunità legate alla Messa in rito antico, o meglio alla forma straordinaria del rito romano, che sta modificando l’assetto del clero transalpino. Questo nonostante la sproporzione di parrocchie, mezzi, appoggio da parte dei vescovi e degli apparati diocesani in generale etc.
Negli ultimi cinque anni, la proporzione tra ordinazioni di sacerdoti diocesani e di sacerdoti di comunità che fanno riferimento quasi tutte alla Pontificia Commissione Ecclesia Dei, più quelli della Fraternità sacerdotale di San Pio X, è stata la seguente:
– 2015: 77% per la forma ordinaria del rito romano (68 sacerdoti) e 23% per la forma straordinaria (20 sacerdoti)
– 2014 82% per la forma ordinaria (83) e 18% per la forma straordinaria (18)
– 2013 88% per la forma ordinaria (92) e 12% per la forma straordinaria (12)
– 2012 83% per la forma ordinaria (97) e 17% per la forma straordinaria (20)
– 2011 86% per la forma ordinaria (109) e 14% per la forma straordinaria (18)
– 2010 86% per la forma ordinaria (96) e 14% per la forma straordinaria (16)
Ovvero, negli ultimi 5 anni, a fronte di 545 ordinazioni di sacerdoti diocesani, ce ne sono state 107 di sacerdoti secolari appartenenti a comunità legate alla forma straordinaria del rito romano (Ecclesia Dei + FSSPX). Questo senza contare le ordinazioni di religiosi “tradizionalisti” come i benedettini di le Barroux etc.; tenendo presente che ci sono ordinazioni di sacerdoti francesi “tradizionalisti” che avvengono fuori dal suolo francese (vedi l'Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote) e che anche fra i nuovi sacerdoti diocesani si sta diffondendo sempre più il rito romano antico.
Una piccola testimonianza di questo fenomeno è questa intervista realizzata dall’autore del blog Cordialiter a un italiano residente in Francia, e di cui consigliamo la lettura.