Voci belghe e anglosassoni danno per imminente la nomina a Bruxelles come nuovo arcivescovo di Johan Bonny, attuale presule di Anversa. Bonny, già collaboratore del card. Walter Kasper, e beniamino del cardinale Danneels, a lungo titolare di Bruxelles, e la cui gestione ha segnato il picco di una crisi profonda della Chiesa belga, è certamente una figura controversa.
In una intervista al "Morgen" tempo fa aveva dichiarato: “Penso che la Chiesa dovrebbe essere più aperta nel riconoscere la qualità di fondo delle coppie omosessuali, lesbiche e bisessuali. I valori di fondo sono per me più importanti della forma istituzionale: l’etica cristiana difende la relazione stabile o quella dove esclusività, fedeltà e cura per l’altro abbiano un ruolo centrale”.
E aveva aggiunto: “La Chiesa deve riconoscere la qualità fondamentale di una relazione diversa (rispetto a quella tra uomo e donna, ndr)…Come nella società esistono diversi quadri legali per i partner, così dovrebbe essere in seno alla Chiesa, che dovrebbe avere diverse forme di riconoscimento per diversi tipi di relazione”.
L’Unione degli studenti cattolici di Anversa aveva protestato pubblicamente contro queste dichiarazioni, che anche alla luce della Relazione Finale del Sinodo dei vescovi appaiono decisamente borde line rispetto alla linea cattolica, e anche a quanto papa Francesco ha detto varie volte. Ma a dispetto di ciò, sembra che Bonny sia in pole position per succedere a mons. André Leonard, che per difendere la posizione della Chiesa ha subito infiniti attacchi anche fisici, e che è stato premiato per questa sua coerenza con l’immediata rimozione da Bruxelles allo scadere dei 75 anni.
Leonard, giudicato troppo ortodosso, non è stato invitato al Sinodo; mentre è stato invitato il card. Danneels, il cui coinvolgimento in uno scandalo di copertura per pedofilia aveva spinto parte dell’opinione pubblica belga a chiedere che non partecipasse al Conclave che ha eletto papa Jorge Bergoglio. Che sembra abbia una predilezione per alcune figure storiche – e discusse – del “partito progressista”.
Come il cardinale statunitense Roger Mahony, che ha accompagnato il Pontefice in quasi tutte le tappe del viaggio in USA, e il cardinale Murphy O’Connor. Anche O’Connor ha avuto qualche problema per la gestione di problemi di pedofilia quando era vescovo di Arundel e Brighton. Secondo alcune fonti riservate sarebbe stata aperta nei suoi confronti per questo caso un’indagine alla Congregazione della Fede. Si ignora se e quando sia stata chiusa, e in quali circostanze.