Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha firmato le nuove linee guida della legge sulla fecondazione assistita. Entreranno in vigore con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Fra le novità l’accesso all’eterologa. È possibile la doppia donazione sia di ovociti che di seme. Esclusa la selezione delle caratteristiche fisiche.
Registro nazionale dei donatori
Riguardo la fecondazione eterologa, nelle linee guida vengono fornite le indicazioni per la coppia che accede ai trattamenti di fecondazione assistita, mentre tutto ciò che riguarda i donatori di gameti (seme ed ovuli) sarà contenuto nel testo di un nuovo Regolamento, già approvato dal Consiglio Superiore di Sanità, che sta proseguendo il suo iter. In cartella clinica le procedure dovranno essere descritte con maggior dettaglio di quanto non lo siano state in precedenza. «Dopo l’istituzione del Registro nazionale dei donatori, questo è il secondo importante passo per l’aggiornamento dell’intero quadro normativo che regola la Procreazione Medicalmente assistita in Italia» commenta Beatrice Lorenzin che ha annunciato l’inserimento nei Lea dei trattamenti. Presto, ha aggiunto il ministro, arriveranno i decreti sul consenso informato e sui cosiddetti «embrioni abbandonati», e il recepimento delle normative europee sulla donazione dei gameti.
Le novità
Fra le principali novità l’accesso alle tecniche di fecondazione eterologa, la raccomandazione di un’attenta valutazione clinica del rapporto rischi-benefici nell’accesso ai trattamenti, con particolare riferimento alle complicanze ostetriche, alle potenziali ricadute neonatologiche e ai potenziali rischi per la salute della donna e del neonato nonché l’accesso generale a coppie sierodiscordanti, cioè in cui uno dei due partner è portatore di malattie virali sessualmente trasmissibili per infezioni da Hiv, Hbv o Hcv (nella versione precedente era previsto solo per l’uomo portatore, in quella attuale si consente anche alla donna portatrice).
Aggiornate le linee guida del 2008
Il nuovo testo, che aggiorna le linee guida del 2008, è stato rivisto in rapporto all’evoluzione tecnico-scientifica del settore e all’evoluzione normativa. In particolare ai decreti legislativi 191 del 2007 e 16 del 2010 e all’Accordo Stato-Regioni del 15 marzo 2012 (che applica alla Pma le normative europee su qualità e sicurezza di cellule umane), e alle sentenze della Corte Costituzionale numero 151 del 2009 e numero 162 del 2014, le quali hanno eliminato, rispettivamente, il numero massimo di tre embrioni da creare e trasferire in un unico e contemporaneo impianto, e il divieto di fecondazione eterologa. Per evitare sovrapposizioni fra i diversi provvedimenti che regolano la Pma, nelle nuove linee guida, nella parte relativa all«Attività di consulenza e sostegno rivolta alla coppia’, è stato stralciato l’elenco degli elementi utili a maturare un’accettazione consapevole della tecnica proposta, visto che tali elementi sono contenuti nelle disposizioni per il consenso informato che saranno oggetto di un apposto decreto interministeriale dei ministeri della Salute e della Giustizia, su cui si sta già lavorando, e che si conta di emanare a breve.