Per l'on. Ivan Scalfarotto, pioniere-vate dell'omosessualizzazione dell'Italia per via democratico-legislativa, è stata solo una bizzarra (?) manifestazione contri i "diritti" (?), tanto che – dice – non c'è da temere perché il riconoscimento del "matrimonio" gay da parte del governo è praticamente cosa fatta. Sarà. Ma l'Italia non è per nulla ancora decisa a lasciarsi asfaltare dal totalitarismo del "gender" che minaccia i nostri figli sin dalla più tenera età, iniziando da quella scuola dell'obbligo che tutti noi paghiamo profumatamente con le tasse (anche quando non ne usufruiamo) solo per vederci far fare del male e subire un torto dopo l'altro.
Eccola, qui l'Italia vera. Sotto la pioggia di Roma, sabato 20 giugno l'Italia vera è scesa in piazza e i partecipanti alla manifestazione "Difendiamo in nostri figli", allegri, festanti, colmi di autentica speranza, hanno dimostrato di che pasta quell'Italia è fatta. Un milione, in rappresentanza di una moltitudine sugli spalti. Ed è solo l'inizio.