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I social media fanno perdere la fede ai giovani. Oppure servono per moltiplicarne i frutti
NEWS 18 Giugno 2015    

I social media fanno perdere la fede ai giovani. Oppure servono per moltiplicarne i frutti

Fede & social media: a che punto è il connubio tra tradizione e nuova comunicazione? Il messaggio cristiano è stato tramandato con successo di generazione in generazione per millenni ma adesso sembra smarrirsi, specialmente nei più giovani, a causa di Facebook e Co. O almeno è quello che emerge dall’analisi pubblicata su PLOS One che ci rivela che un crescente numero di ragazzi americani ammette di essere “senza Dio”, sebbene la maggioranza dei giovani americani si identifichi ancora con la fede.

Padre Peter Damian (già sacerdote in Toscana, adesso in servizio proprio nella diocesi di Grand Rapids), dice: “La religiosità dei millennial è effettivamente poca, ma la colpa a mio parere non è dei social media, che sono uno strumento neutro: possono confondere come far passare un messaggio di chiarezza. L’Acton cerca di utilizzarli proprio in quest’ultimo modo, utilizzando molto Twitter, Facebook (la pagina veleggia oltre 600 mila Like) e Pinterest

Don John Zuhlsdorf, meglio conosciuto con il nickname di “Father Z”, vera web star., gestisce un blog visitatissimo e i suoi social-sermoni sono apprezzati e condivisi in tutto gli Stati Uniti. Father Z è uno dei maggiori sostenitori del fatto che “I social media possano giocare un ruolo di primo piano nella divulgazione della fede e nell’incoraggiare le persone ad andare a messa”. Proprio dalle colonne del suo Blog è stato tra i primi a dare notizia del “Mass Mob“, una sorta di flash mob cristiano organizzato tramite Facebook: si decide una data, una chiesa e si chiama i fedeli a raccolta. L’idea, partita da Buffalo (New York), sembra vincente e nel sito si possono trovare le linee guida su come organizzare un “Mass Mob” nella propria città. Le idee? Chiarissime: ” Il segreto dei social è far sì che la gente condivida il messaggio”.