Una Chiesa in uscita: Lima punta a mobilitare 500mila persone nella più grande Marcia per la Vita di sempre

La Marcia per la Vita di Lima, il 22 marzo 2014, è stata la più grande manifestazione pro life  nella storia dell’America Latina. Uno spettacolo di 250mila persone scese in strada al motto di «Tutti abbiamo un bambino dentro», per protestare con la volontà del governo di allargare le maglie della legislazione iper-restrittiva in materia di aborto. La Marcia si ripeterà anche quest’anno, il prossimo 21 marzo, e potrebbe diventare la più grande di sempre.

Sabato scorso si sono ritrovati nella parrocchia San Miguel Arcángel nella capitale alcune centinaia di volontari, una parte di quelli che faranno parte dello staff organizzativo. Presente anche il vero leader dell’evento, il cardinale Juan Luis Cipriani, arcivescovo di Lima, che ha impegnato la Chiesa locale nella battaglia per la vita e si è sempre esposto sul tema con coraggio, nonostante i malumori e le resistenze di altri confratelli della Conferenza episcopale.

«La speranza che il Papa ha in voi è molto grande – ha detto Cipriani ai giovani radunati – non deludiamo il Santo Padre. Gli ho mostrato le fotografie dell’anno scorso, gli ho detto che quest’anno saremmo stati il doppio. Sappiate che il doppio è tanta gente: vogliamo arrivare a mezzo milione di persone».

E ha aggiunto:

«Non possiamo restarcene nelle nostre case. Dobbiamo uscire, partecipare. Ognuno saprà parlare e muoversi in modo che il 21 marzo ci sia una moltitudine che dica al mondo quanto è importante difendere la vita. Non vi stupite se vi attaccano. Difendere la vita in questo tempo ha un prezzo, ma non ci spaventa. Dio ha creato il mondo e lo ha affidato ai valorosi. Il mondo è nostro. Se non si ha cura della vita non c’è futuro. Non c’è lavoro. Non c’è famiglia. Non c’è gioia. E’ troppo grande quello che è in gioco».