Erravi sicut ovis quæ periit,
quære servum tuum.
Signore, io sono la pecorella, che per andare appresso ai miei piaceri e capricci, miseramente mi son perduta; ma Voi, o Pastore insieme ed Agnello divino, siete quello che siete venuto dal cielo a salvarmi, con sacrificarvi qual vittima sulla croce in soddisfazione dei miei peccati.
Ecce Agnus Dei,
ecce qui tollit peccatum.
Se dunque io voglio emendarmi, di che debbo temere? perché non debbo tutto confidare in Voi, mio Salvatore, che siete nato apposta per salvarmi?
Ecce Deus Salvator meus, fiducialiter agam, et non timebo.
Qual segno maggiore potevate darmi di misericordia, o mio dolce Redentore,… che darmi Voi stesso!
Caro Bambino, quanto mi dispiace di avervi offeso!… Ma se Voi siete venuto a cercarmi, io mi butto ai piedi vostri; e benché vi veda afflitto ed avvilito in questa mangiatoia, steso sulla paglia, io vi riconosco per mio sommo Re e Sovrano. Sento già che quei vostri dolci vagiti m'invitano ad amarvi e mi domandano il cuore. Eccolo, Gesú mio, ai piedi vostri oggi lo presento; mutatelo ed infiammatelo Voi, che siete a questo fine venuto al mondo, per infiammare i cuori del vostro santo amore.
Sento già che da questa mangiatoia Voi mi dite: Diliges Dominum Deum tuum ex toto corde tuo.
Ed io rispondo: Ah Gesú mio, se non amo Voi che siete il mio Signore e Dio, chi voglio amare? Voi vi chiamate mio, perché siete nato per darvi tutto a me; ed io ricuserò di esser vostro? No, amato mio Signore, io tutto a Voi mi dono e vi amo con tutto il cuore.… Deh accettatemi in questo giorno, e non permettete che io abbia mai piú a lasciare di amarvi.
Regina mia Maria, vi prego per quella consolazione che aveste la prima volta che miraste nato il vostro Figlio, e gli deste i primi abbracci, pregatelo che mi accetti per suo e m'incateni per sempre col dono del suo santo amore.