Sulla Luna c’è l’unico libro presente nell’universo al di fuori dal pianeta Terra. Quale? La Bibbia. Si tratta di una copia, in lingua inglese, della classicissima “King James Version” ed è stata posta sul nostro satellite naturale accanto alla bandiera americana il 7 agosto 1971 dall’astronauta statunitense David Scott, comandante dell’Apollo 15.
Del resto la Luna è un vero e proprio approdo stellare del cristianesimo, in specie del cattolicesimo. Dei molti crateri di cui è butterata per via del bombardamento meteoritico, più di 35 prendono il nome di padri gesuiti che al contempo era no insigni scienziati e matematici. Tra questi, spiccano il
cratere dedicato a padre Giovanni Battista Riccioli (ampio 139 km), quello intitolato a padre Georges Lemaître, ideatore tra l’altro della teoria del Big Bang sull'origine dell'universo (91 km), quello più grande, dedicato a padre Cristoforo Clavio (225 km), e il cratere di 172 km dedicato a padre Francesco Maria Grimaldi, la cui fama è legata alla scoperta della diffrazione della luce. Ancora convinti che la fede cattolica sia stata il nemico giurato di ogni conoscenza scientifica e di ogni progresso?