Esiste un "vegetarismo" radicale che discende da una visione del mondo iperecologista e superambientalista.
È quella che sostanzialmente concepisce la "natura selvaggia" come superiore all'essere umano, il quale è considerato solo un "disturbatore" della "quiete pubblica" animale, uno "stupratore" della "natura incontaminata".
Secoli fa si partì con il mito del "buon selvaggio", ma poi si è andati oltre: l'uomo infatti non è più "buono" nemmeno se "selvaggio" perché è la "cattiveria" della "selvaggina" l'unica ada avere diritto di di cittadinanza sul pianeta Terra.
Gli uomini sono dunque solo dei lucidi killer e degi spietati virus incontrollati che sporcano, spaccano, distruggono e ammazzano.
La punta più radicale di questa ideologia sono oggi i cosidetti "vegani".
Il 1° novembre a Londa è andata in scena una loro pantomima tetarale, il World Vegan Day: qualche decina di attivisti nudi e seminudi si è gettata a terra ricoperta di finto sangue per svelare al mondo il "crimine dei crimini": ogni anno vengono uccisi un miliardo di animali (cifre loro) "solo" per dar da mangiare agli uomini. E così, mentre sulla Terra milioni di bambini muoiono di fame, milioni di bambini vengono uccisi ancora nel ventre materno, milioni di embrioni umani vengono distrutti dinsinvoltamente e l'eutanasia, compresa quella sui bambini, fa strada ovunque, ci troviamo cincondati da gente che non ha nulla di meglio da fare che protestare contro il mio filetto di manzo e la vostra chianina IGP.
Certo, è una follia pura e semplice. Però sta prendendo piede, più di quanto si pensi. Per questo abbiamo deciso di proporre questa notizia e le sue immagini, rigorosamente dopo avere mostrato le foto di Londra a un adolescente vessato da una maestra vegana e avere raccolto il suo (colorato) giudizio, nonché il suo forte consiglio a diffondere la cosa "a tutti affinché sappiano". Evangelicamente convinti di dover tornare come bambini, ci portiamo avanti imitando quell'adolescente sanamente istintivo e ancora puro.