di Marco Tosatti
Dal Brasile mi giunge una notizia che costituirebbe una vera rivoluzione nella Chiesa. E cioè che si sta cercando il modo, in dialogo con la Congregazione per il Clero, di ordinare “ad experimentum” “viri probati” per sopperire alla mancanza di sacerdoti nelle diocesi dell’Amazzonia, dove le distanze sono enormi, il numero dei sacerdoti sempre più scarso, e le possibilità per alcune comunità cristiane di avere i sacramenti estremamente ridotte.
Il motore dell’iniziativa sarebbe il card. Claudio Hummes, già prefetto della Congregazione per il Clero, ora arcivescovo emerito di San Paolo, dove continua però, nonostante gli 80 anni appena compiuti, a essere attivo in un incarico diocesano analogo a quello di Vicario episcopale e che ha attinenza con la regione delle Amazonas. Claudio Hummes è il cardinale che Jorge Mario Bergoglio ha voluto accanto a sé quando è apparso subito dopo l’elezione alla Loggia della basilica di San Pietro. Secondo alcuni esperti sarebbe proprio Claudio Hummes uno dei principali fautori e organizzatori dell’elezione di papa Francesco.
Hummes, quando era Prefetto del Clero, aveva l’idea di far andare avanti l’idea dell’ordinazione dei “viri probati”, ma non riuscì nel suo intento. Per “viri probati” ci si riferisce a uomini di provata fede, anziani, sposati o vedovi, che nelle antiche comunità cattoliche venivano ordinati come sacerdoti per supplire ai bisogni di comunità cristiane isolate generalmente situate in zone poco accessibili e lontane dal centro delle diocesi.
Il card. Hummes oltre a essere in dialogo sull’argomento con la Congregazione per il Clero, guidata dall’uomo di fiducia del Papa, il card. Stella, ha naturalmente parlato con i vescovi dell’Amazzonia. Uno di loro, mons. Erwin Kraeutler, vescovo di origine austriaca, missionario in Brasile, prelato di Xingu nella regione amazzonica, nell’aprile scorso ha riferito di aver parlato con Papa Francesco dell'ipotesi che vengano ordinati i cosiddetti "viri probati" – per assicurare l'assistenza spirituale in un territorio sconfinato con 700mila fedeli, 800 comunità e soli 27 preti.
"Ho riferito al Papa che sono il vescovo della diocesi più grande per estensione del Brasile con 700mila fedeli e che le nostre comunità possono celebrare l'eucaristia solo due o tre volte all'anno", ha detto mons. Kraeutler in un'intervista alla Salzburger Nachrichten. "In connessione con la necessità delle nostre comunità si è parlato anche dei viri probati, gli uomini sposati di sicura fede che vengono ordinati preti”.
Se l’iniziativa del card. Hummes si concretizzerà, l’Amazzonia potrebbe essere il primo luogo al mondo in cui si avranno, nel rito latino, sacerdoti con famiglia.
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