di Jennifer Fitz
Quella partecipazione ultra-attiva alla Messa (altro che la «actuosa participatio» richiesta dalla Sacrosanctum Concilium ndr…) che è il dover badare come genitori a dei figli piccoli tra i banchi della chiesa, significa il non poter mai, e dico mai riuscire a recitare una preghiera fino in fondo senza interruzioni: Agnello di Dio… smetti di dare a fastidio a tua sorella!… abbi pietà di noi. I contemplativi o i mistici vivono senza problemi l’interruzione delle proprie estasi. Ma chi mistico non è e si ritrova continuamente a dire al Signore «dov’eravamo rimasti»? Beh, così è la vita cristiana.
Arriverà un tempo, quando sarete vecchi e di nuovo soli, in cui avrete bisogno di re-imparare l’arte dei lunghi colloqui con Dio. E non ne sarete capaci se non siete passati prima per la scuola della distrazione. Andare a Messa con i figli piccoli ci insegna questo: a ricordare Dio. A non dimenticarlo mai, anche quando tutto cospira per cercare di farcelo dimenticare.
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