S’intitola Remaining in the Truth of Christ: Marriage and Communion in the Catholic Church, ovvero “Rimanere nella verità di Cristo. Il matrimonio e la Comunione nella Chiesa Cattolica". Esce in ottobre per i tipi della Ignatius Press di San Francisco. E gli autori sono formidabili, cinque cardinali del calibro di mons. Walter Brandmüller, mons. Raymond Leo Burke, mons. Carlo Caffarra, mons. Velasio De Paolis e mons. Gerhard Ludwig Müller, più altri quatto studiosi (di cui due gesuiti): padre Robert Dodaro OSA (che è anche il curatore generale dell’opera), padre Paul Mankowski S.J., il professor John M. Rist e mons. Cyril Vasil S.J.
Nel volume vengono analizzati dapprima i principali testi biblici relativi al divorzio e al nuovo matrimonio, quindi è esaminata la dottrina e la pratica prevalente nella Chiesa primitiva.
Inoltre viene presa in specifica considerazione la pratica ortodossa del cristianesimo orientale detta oikonomia (cioè la “misericordia” che implica una certa “"tolleranza”) in caso di nuovo matrimonio dopo il divorzio, ivi compresa la delicatissima questione della comunione eucaristica. Spesso infatti la partica dell’Ortodossia viene indicata da quanti auspicano un rilassamento della dottrina cattolica sulla Comunione ai divorziati “rispostai” a sostegno delle proprie tesi e affermando che così oramai fa da secoli il mondo orientale e che così dovrebbe adattarsi a fare anche la Chiesa Cattolica. Ma la questione è, come si spiega nel volume, che questa pratica rivelando gravi difficoltà teologiche e canoniche tali da renderla incompatibile con il cattolicesimo.
Come afferma l’editore, «in nessuno di questi casi, o biblici o patristici, questi studiosi trovano sostegno per quel tipo di "tolleranza" dei matrimoni civili successivi al divorzio sostenuta dal cardinale Kasper».