Fra Samuel Heimler, 49 anni, della provincia tedesca dei Frati Minori, inizia la sua giornata con il Qi Gong, una serie di pratiche collegate alla medicina tradizionale cinese e in parte alle arti marziali che prevedono la meditazione, il controllo della respirazione e particolari esercizi psicofisici. Nei mesi estivi dorme in una piccola capanna in giardino, dove può sentire maggiormente il contatto con la natura rispetto alla sua classica cella.
Heimler dà l’esempio alla sua comunità: è infatti il frate guardiano del convento francescano di Dietfurt, in Baviera, che da 34 anni ha virato verso l’Oriente nella sua ascetica, apprpfondendo il Qi Gong, il Tai-Chi Ch’uan, l'Ikebana, la danza sacra, ma soprattutto la meditazione zen, con la costruzione di un centro ad hoc in stile buddista giapponese.
E sono quasi 2.000 le persone che partecipano ai 48 corsi che si tengono durante tutto l’anno: laici, religiosi, credenti e non credenti. Il boom di richieste è stato tale che se prima erano solo i frati a fare da guide alla meditazione, ora arrivano anche dall’estero maestri di Zen di riconosciuto prestigio.
Spiega suor Paola, una frequentatrice assidua dei corsi: «Prima ero come un recipiente pieno. Seguivo le prediche durante la Messa con attenzione ma non riuscivo più a trattenere nulla. Le parole rimanevano solo parole. Attraverso lo zen ho vuotato quel recipiente e all'improvviso la Parola di Dio si è manifestata con una chiarezza e una profondità che da tempo non sperimentavo».