di Maria Chiara Parola
…Sono una mamma, che ha scelto una scuola paritaria per le proprie figlie e ho pagato anche le tasse per quella statale. Le mie figlie costano allo Stato 400 euro all’anno; se fossero nella scuola statale costerebbero 7.000 euro all’anno.
Le garantisco che l’anno scolastico non è una passeggiata: le ragazze studiano durante la settimana e nel week end, per non parlare dei compiti delle vacanze. Sono percorsi impegnativi, eccome se lo sono… È giusto che lo siano: i ragazzi devono studiare, crescere, faticare anche un po’, formarsi per diventare giovani uomini e donne di valore anche umano, tessuto della nostra società futura.
Mi piacerebbe sapere poi se chi scrive di scuola in generale, paritaria o statale, è un genitore di oggioppure no. Lei è un genitore di oggi.
Tullio Gregory? Lo sa cosa pensiamo davvero noi genitori, tutti i genitori (allo stesso modo sia che siano genitori di scuola paritaria o di scuola statale)? Sa quali sono le nostre preoccupazioni per i nostri figli? Cosa ogni giorno ripetiamo loro? Che questo Paese è finito, che non c’è un futuro per loro, che se ne devono andare all’estero, che devono avere il coraggio un giorno di lasciarci ed andarsene… Ed allora, caro Gregory, non ci saranno più spending review, riforme strutturali, sistemi pensionistici che tengano…
L’Italia è destinata ad essere un Paese di vecchi (noi giovani genitori di oggi a rimanere qui) e di tutti i disperati emigrati che vengono nel nostro Paese pensando di avere una vita migliore. E sarà emergenza sociale, questa è l’emergenza sociale di questo tempo. Possibile che nessuno ci pensi , che non se ne sia ancora accorto nessuno?…