Newt Gingrich, veterano della politica Repubblicana e conservatrice statunitense, presidente della Camera federale di Washington dal 1995 al 1999, è uno dei grandi protagonisti da decenni della scena pubblica degli Stati Uniti. Per molti è solo un "vecchio" e cinico opportunista. Sia come sia, Gingrich oggi è cattolico.
La storia della propria conversione l'ha racconta lui stesso, il 26 aprile 2011, in forma di articolo, pubblicato con il titolo Newt Gingrich: Why I Became Catholic, sul National Catholic Register ovvero il più antico periodico cattolico nazionale degli Stati Uniti.
Non è frequente che uomini politici di tale levatura si "confessino" in pubblico così:
«Quel giorno colsi infatti scorcio di Papa Benedetto, e ciò che mi colpì furono la gioia e la serenità che da lui promanavano. Ecco, la presenza lieta e radiosa del Santo Padre fu per me il momento della conferma di molte cose che ero andato meditando e sperimentando per diversi anni. Quella sera dissi allora a mons. Rossi che volevo essere ricevuto nella Chiesa Cattolica ed egli accettò di unirsi a Callista, mia madrina, in qualità di mio padrino. Sotto la sua direzione, studiai il Catechismo della Chiesa Cattolica per l’intero anno successivo e finalmente venni ricevuto nella Chiesa nel marzo 2009, durante la bella liturgia celebrata nella chiesa di San Giuseppe, sulla collina del Campidoglio – St. Joseph’s at Capitol Hill -, a Washington. Dopo un viaggio nella fede durano dieci anni – o forse una vita intera -, ero finalmente a casa».