Papa Francesco ha firmato il decreto che riconosce un miracolo compiuto per l'intercessione di suor Irene Stefani, missionaria della Consolata, morta a soli 39 anni in Kenya nel 1930 per una peste polmonare contratta mentre si spendeva a favore degli ultimi.
Mercede Stefani (questo il suo nome nel secolo) nacque ad Anfo in Val Sabbia, provincia di Brescia, nel 1891. Nel 1911 entrò nelle missionarie della Consolata. Alla fine del 1914, mentre la Prima guerra mondiale sconvolgeva luttuosamente il globo, suor Irene partì per il Kenya dove venne immediatamente destinata all’assistenza ai malati negli ospedali militari. Qui si rivolse in particolare ai locali impiegati come portatori che sovente cadevano vittime degli scontri tra le potenze coloniali. Dal 1920 fu nella missione di Gekondi, dove si occupò soprattutto di educazione. Quando però nel 1930 la zona fu colpita da un'epidemia di peste polmonare la suora Consolata non si tirò indietro e, tornata a occuparsi dei sofferenti, contrasse quel terribile male morbo che la portò alla morte il 31 ottobre 1930. In Kenya è nota come “Nyaatha”, la madre piena di misericordia.
Il riconoscimento del miracolo – dopo che nel 2011 ne erano già state riconosciute le virtù eroiche – apre le porte alla beatificazione. Presto verrà fissata la data per la cerimonia.