Il 1° giugno la Camera dei deputati ha approvato il cosiddetto “divorzio breve”; quando il Senato avrà confermato, diventerà legge dello Stato. Basteranno così solo 12 mesi per sciogliere una famiglia, 6 nel caso la richiesta sia consensuale. In Italia, insomma, divorziare diventa facilissimo, come bere un bicchiere d'acqua.
Nessun partito, a eccezione dei Popolari per l'Italia, che hanno votato contro come gruppo, si è opposto. Il Nuovo Centro Destra ha votato a favore con il voto contrario motivato da tre deputati, Alessandro Pagano, Raffaele Calabrò ed Eugenia Roccella. Fratelli d'Italia ha votato a favore attraverso la dichiarazione di Ignazio La Russa e la Lega Nord ha lasciato libertà di coscienza, con il deputato Massimiliano Fedriga che ha motivato il suo voto contrario. Il resto dei partiti rappresentati in parlamento ha votato compattamente a favore. L'applauso finale, in cui l’aula è esplosa dopo una votazione quasi plebiscitaria, è stato davvero agghiacciante.
Contro il “divorzio sprint” si sono espressi solo 30 deputati. 30 persone per bene che hanno messo le proprie convinzioni morali al di sopra del partito, come per esempio il deputato Antonio Palmieri di Forza Italia, che ha votato al contrario del relatore Luca D'Alessandro del suo stesso partito. Ecco i loro nomi:
1. Binetti (Per l’Italia)
2. Borghesi (Lega Nord)
3. Bossi (Lega Nord)
4. Bragantini Matteo (Lega Nord)
5. Busin (Lega Nord)
6. Buttiglione (Per l’Italia)
7. Calabrò (Ncd)
8. Caon (Lega Nord)
9. Caruso (Per l’Italia)
10. Cera (Per L’Italia)
11. D’Alia (D’Alia)
12. Fauttilli (Per l’Italia)
13. Fedriga (Lega Nord)
14. Galati (FI)
15. Gigli (Per l’Italia)
16. Guidesi (Lega Nord)
17. Marazziti (Per l’Italia)
18. Marguerettaz (Autonomie Valle D’Aosta)
19. Minardo (Ncd)
20. Pagano (Ncd)
21. Palmieri (FI)
22. Prataviera (Lega Nord)
23. Roccella (Ncd)
24. Romano Francesco Saverio (FI)
25. Rondini (Lega Nord)
26. Santerini (Per l’Italia)
27. Sberna (Per l’Italia)
28. Squeri (FI)
29. Vella (FI)
30. Vignali (Ncd)
Sono il 5% dei deputati italiani