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Cosa  agisce un custode della fede: il cardinale Müller randella le suore americane votate all’eresia
NEWS 7 Maggio 2014    

Cosa agisce un custode della fede: il cardinale Müller randella le suore americane votate all’eresia

Dopo due anni di silenzio e apparente obbedienza, la Leadership Conference of Women Religious (LCWR), l'organizzazione che riunisce l’80% delle oltre 57.000 religiose americane. ha deciso nelle scorse settimane di conferire un premio, l’Oustanding Leadership Award, ad una tale suor Elizabeth Johnson. Fin qui nulla di strano, se non fosse che la suora in questione sia una teologa il cui lavoro è stato aspramente criticato dalla Commissione dottrinale dei vescovi USA. Polemiche mai sopite hanno ritrovato, quindi, nuova linfa vitale.

In questa bagarre, è risuonata la voce tonante del Prefetto della Congregazione per la Fede, il cardinale tedesco Gerhard Müller che ha dato una bella strigliata alle suore del LCWR durante l’incontro con la loro presidenza, a Roma, lo scorso 30 aprile. Nel suo discorso, il porporato ha definito il gesto “come un’aperta provocazione”, oltre che una violazione delle direttive del Vaticano riguardo alla riforma dell’organizzazione.

Ha poi rispolverato tutti i problemi creati negli scorsi anni dal gruppo americano che – ha detto – “sono così centrali e così fondanti che non c’è nessun altro modo di discuterli, se non quello di costituire un movimento lontano dal centro ecclesiale della fede in Gesù Cristo il Signore”.

Il riferimento del cardinale era rivolto al movimento dell’Evoluzione Cosciente, magnificato più volte in incontri e pubblicazioni della LCWR, le cui tesi principali – a detta del porporato – “si oppongono alla Rivelazione cristiana, e quando prese senza rifletterci, conducono quasi necessariamente a errori fondamentali sull’onnipotenza di Dio, l’incarnazione di Cristo, la realtà del Peccato originale, la necessità della salvezza e la natura definitiva dell’azione salvifica di Cristo nel Mistero Pasquale”. Il custode dell’ortodossia cattolica non poteva dunque chiudere un occhio, a costo di apparire troppo duro e intransigente. Come lui stesso ha ammesso: “Mi scuso di nuovo se questo sembra tagliente, ma quello che devo dire è troppo importante per rivestirlo di un linguaggio fiorito”.