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Il divino eloquentissimo silenzio del canone: la liturgia come scuola suprema della vita in Dio
NEWS 31 Marzo 2014    

Il divino eloquentissimo silenzio del canone: la liturgia come scuola suprema della vita in Dio

Come si prega durante la santa Messa? Perché si prega durante la santa Messa? Perché, “si prega durante la santa Messa?…”.

E si prega a voce alta o nel nascondimento? E quando l’una cosa o quando invece l’altra? E, ancora, perché l’una cosa oppure l’altra? La santa Messa “antica” prescriveva il silenzio pressoché totale dei fedeli mentre la “sovversione” odierna” impone l’esatto opposto? Nemmeno per sogno. Gli è infatti che, talvolta più presi a distinguere con il microtomo ciò che è “antico” da ciò che è “nuovo” senza null’altro di più importante considerare, abbiamo un po’ tutti perso sia il senso vero delle parole “antico” e “nuovo”, sia – soprattutto e anzitutto – il senso autentico e sacro della liturgia, la quale ha i suoi tempi e i suoi spazi, i suoi suoni e i suoi silenzi, i suoi gesti e le sue staticità, le sue offerte e le sue esigenze, le sue duttilità e le sue intransigenze, le sue benedette continuità e le sue sacrosante innovazioni.

Perché la liturgia, nella sua espressione somma del santo Sacrificio dell’altare, marca un tempo straordinariamente diverso da quello umano ordinario senza peraltro mai contraddirlo: è come un “orologio” che scandisce movimenti e pause in base a un “fuso orario” divino, verticale, che, intersecandosi con lo scorrere del tempo ordinario umano, orizzontale, traccia nella storia il più visibile e fondamentale dei segni della Croce.

La liturgia è insomma la scuola suprema della vita in Dio; e tutti, proprio tutti, a quella scuola divino-umana, siamo inevitabilmente dei ripetenti che debbono continuare a tornare a sedersi fra i banchi, a ripassare nuovamente la lezione, a ripeterla costantemente.

Una bella meditazione di un buon prete c’introduce qui delicatamente ma rigorosamente al senso imprescindibile dei sacri misteri divini e alla bellezza ulteriore della liturgia.