L’Unione buddista belga, che dichiara circa 100mila aderenti, plaude alla legge sull’eutanasia per i minorenni, bambini inclusi, approvata la settimana scorsa dal parlamento di Bruxelles. Contrariamente a tutte le realtà religiose del Paese – in primis la Chiesa cattolica, la più determinata prima a fermare poi a denunciare l’orrore della normativa – la principale associazione buddista del Paese, per bocca del suo segretario generale Koen Vermeulen, ha affermato che quando “non è più possibile ridurre la sofferenza in casi eccezionali”, l’eutanasia anche per i minorenni “può essere l’unica opzione sensata”.
Già la sua collega Marie-Stella Boussemar, presidente dell’Unione buddista di Francia, aveva dato prova di un relativismo radicale sui temi etici. La sua posizione in un’audizione al Senato di Parigi in merito alla legalizzazione dei matrimoni gay era stata chiara ed essenziale: ognuno deve semplicemente poter fare ciò che ritiene giusto in coscienza.