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Non solo san Tommaso Moro,  in un documentario l’epopea dei martiri inglesi del Cinquecento
NEWS 16 Febbraio 2014    

Non solo san Tommaso Moro, in un documentario l’epopea dei martiri inglesi del Cinquecento

Alcuni ricordano il nome di san Tommaso Moro (che è il patrono dei politici cristiani perché diede la vita pur di non scendere a compromesso sulla fedeltà al Papa). I più colti anche quelli di san John Fisher e di sant’Edmund Campion, ma i martiri cattolici inglesi e gallesi schiacciati dal potere "assolutistico" ed eretico di re Enrico VIII e dei suoi successori, che sta alla base dello scisma da cui è nata la Comunione Anglicana, sono tantissimi e semisconosciuti. Solo pochi cultori ricordano per esempio un san Francis Bell o un san Thomas Maxfield. Christian Holden, caporedattore alla St. Anthony Communications di Saundersfoot (quasi alla punta estrema del Galles), ha appena realizzato un documentario che racconta l’eroismo di quell'esercito dimenticato di martiri. Di tutte, la storia che maggiormente lo ha colpito è quella del beato Roger Wrenno di Chorley, nel Lancashire inglese. Colpevole di avere nascosto un sacerdote, fu condannato all’impiccagione nella cittadina di Lancaster. Il giorno dell’esecuzione, la corda che lo teneva sospeso al patibolo si ruppe. A quel punto gli venne offerta una chance di sopravvivenza se solo avesse prestato quel giuramento solenne che, riconoscendo la supremazia del re anche in ambito religioso, consumava frontalmente lo scisma con la Chiesa universale di Roma. Wrenno si rifiutò. Mentre il boia fissava dunque al patibolo una seconda corda, Wrenno prese a salire di corsa le scale. Gli domandarono se avesse fretta di morire ed egli rispose: «Se aveste visto ciò che ho appena visto io, avreste la mia stessa fretta di morire».