La chiamano semplicemente “la reclusa dell’Aventino”, ma il suo vero nome è Suor Nazarena, nome di battesimo Julia Crotta. È stata l’ultima suora “carcerata” di questo secolo. Cioè – grazie ad una speciale autorizzazione che le ha permesso la reclusione monastica (il più alto livello di eremetismo) – ha trascorso come monaca camaldolese quasi 44 anni in una piccolissima cella situata in un monastero dell’Aventino al centro di Roma. Senza mai parlare e incontrare nessuno. Come fosse murata viva.
Della storia straordinaria e poco conosciuta di questa umilissima suora si sono interessati Papi e semplici fedeli. E ancora oggi, a più di 20 anni dalla sua morte, la sua vicenda continua ad affascinare e a porre interrogativi. Eppure Madre Nazarena non si è mai mossa dalla sua piccola cella del monastero romano. Ha voluto scomparire al mondo. Non ha fatto né ha detto nulla di particolare. Ma la storia della “reclusa di Roma”, qui raccontata da David Murgia, appassiona e commuove chiunque ne viene a conoscenza…
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